L’invio degli abstract avverrà tramite la piattaforma S.It.E. tool (https://sitetool.eu/), con scadenza al 30 giugno 2025 (compreso).
Si informa che ogni iscritto al Congresso può presentare in qualità di primo autore soltanto un contributo come presentazione orale e uno come poster, mentre non c’è limite al numero di contributi ai quali partecipare in qualità di coautore. I contributi potranno essere presentati esclusivamente dal primo autore, che dovrà necessariamente essere iscritto al Congresso.
La sottomissione degli abstract avviene tramite compilazione di un modulo accessibile dalla propria area personale sulla piattaforma S.It.E. tool dopo essersi registrati ed essersi iscritti al Congresso.
Gli abstract dovranno essere in lingua inglese, di non più di 300 parole. In fase di sottomissione sarà necessario indicare la sessione tematica scelta tra quelle disponibili, la tipologia di contributo (presentazione orale o poster) e l’eventuale partecipazione a premi.
Sessioni tematiche
Le reti trofiche, insieme alle altre interazioni ecologiche, rappresentano l’architettura di quel tangled bank (sensu Charles Darwin, On the Origin of Species, 1859) che lega tra loro gli esseri viventi in un apparente caos, al quale invece sottendono precise leggi di natura. Svelare tali leggi e fare ordine nella complessità naturale ci consente di avanzare nella comprensione dei meccanismi che regolano la struttura delle comunità, il funzionamento e la stabilità degli ecosistemi. Tale comprensione, alla quale la presente sessione vuole contribuire, risulta urgente considerando la crescente pressione antropica e climatica a cui sono sottoposti gli ecosistemi ad ogni latitudine e la loro capacità di fornire beni e servizi all’uomo.
I cambiamenti ambientali causati dalle attività antropiche possono indurre alterazioni a diversi livelli di organizzazione e a diverse scale spaziali e/o temporali. Indagare il loro ruolo sulle caratteristiche strutturali e funzionali dei sistemi ecologici e sviluppare soluzioni sostenibili per ridurre al minimo gli impatti, dovrebbe essere una priorità. Nella sessione invitiamo a presentare contributi che riguardino l’effetto di diversi disturbi ambientali (di natura chimica, fisica e biologica) su organismi, popolazioni, comunità, nonché sulla struttura e sul funzionamento di ecosistemi e sulle possibili risposte adattative e non adattative ai diversi tipi di disturbo.
I cambiamenti ambientali causati dalle attività antropiche possono indurre alterazioni a diversi livelli di organizzazione e a diverse scale spaziali e/o temporali. Indagare il loro ruolo sulle caratteristiche strutturali e funzionali dei sistemi ecologici e sviluppare soluzioni sostenibili per ridurre al minimo gli impatti, dovrebbe essere una priorità. Nella sessione invitiamo a presentare contributi che riguardino l’effetto di diversi disturbi ambientali (di natura chimica, fisica e biologica) su organismi, popolazioni, comunità, nonché sulla struttura e sul funzionamento di ecosistemi e sulle possibili risposte adattative e non adattative ai diversi tipi di disturbo.
Questa sessione si propone di approfondire il ruolo dell’ecotossicologia nella valutazione del rischio ecologico degli inquinanti, con un focus sulle nuove sfide legate alla sostenibilità e alla necessità di approcci innovativi nelle regolamentazioni e politiche ambientali. Le presentazioni verteranno su strategie avanzate per l’analisi degli effetti e del destino ambientale delle sostanze potenzialmente inquinanti, sull’integrazione di metodi alternativi e sul contributo dell’ecotossicologia nel supporto alle normative ambientali. L’obiettivo è stimolare un confronto interdisciplinare tra ricercatori, policy maker e stakeholder, favorendo strategie condivise per la tutela degli ecosistemi.
La prosperità e il benessere del genere umano dipendono da uno sfruttamento sostenibile degli stock di capitale naturale (CN). La conservazione del CN può garantire la generazione continua di Servizi Ecosistemici (SE) che sono vitali per il benessere umano. È necessario preservare la biodiversità per il suo valore intrinseco e per i flussi di SE generati, migliorando la conoscenza dei complessi processi di funzionamento degli ecosistemi in un contesto di cambiamento globale. Per molti SE il valore economico non è contabilizzato dal mercato e, di conseguenza, tali servizi sono eccessivamente sfruttati e degradati dall’inquinamento generato dalle attività antropiche. L’importanza di realizzare valutazioni ecologiche e stime monetarie del CN e dei SE, anche attraverso tecniche di contabilità ambientale, è stata riconosciuta a livello internazionale. La sessione proposta accoglierà contributi relativi ad aspetti teorici, metodologici e applicativi sul tema.
La perdita di biodiversità e il degrado degli habitat rappresentano sfide cruciali per la conservazione della natura nell’attuale contesto di crescenti pressioni antropiche e alterazioni ambientali. Comprendere l’ecologia di specie e habitat a rischio è fondamentale per sviluppare strategie di gestione efficaci. Questa sessione accoglie contributi che esplorano sia gli aspetti ecologici delle specie minacciate e dei loro habitat, sia approcci innovativi per la loro tutela e gestione. I relatori sono invitati a presentare studi sull’ecologia di specie e habitat minacciati in contesti terrestri e marini e sulle azioni di conservazione volte a mitigare il declino della biodiversità, con particolare attenzione alle sfide e opportunità per la conservazione a lungo termine.
I suoli della Terra forniscono beni e servizi fondamentali per l’uomo: sono alla base dei sistemi alimentari, forniscono acqua pulita e habitat per la biodiversità, sequestrano carbonio e sostengono il patrimonio culturale e paesaggistico. Le alterazioni quantitative e qualitative, che i suoli stanno subendo per effetto dell’attività antropica, rendono necessaria una loro gestione sostenibile, nell’interesse delle generazioni presenti e future. I contributi a questa sessione potranno spaziare dallo studio di questa importante componente degli ecosistemi terrestri (con riferimento a comunità edafica, processi, interazioni biotiche, interazioni organismi/ambiente fisico-chimico) alla valutazione dell’effetto del disturbo antropico su di essa e all’individuazione di strategie per il ripristino di suoli degradati (in aree a rischio desertificazione, in aree interessate frequentemente da incendi, in ambienti agricoli gestiti in modo non sostenibile, in zone inquinate etc.).
Nonostante gli enormi sforzi di conservazione e la continua attuazione di nuove misure di gestione volte a preservare la loro capacità di produrre beni e servizi necessari per il benessere umano, gli ecosistemi stanno sperimentando tassi di cambiamento senza precedenti. In tale contesto il restauro ecologico, i cui risultati sono spesso dipendenti dal contesto e da altre covariate ambientali e antropogeniche, è una pratica sempre più diffusa. Nonostante ciò, gli effetti ecologici delle pratiche di restauro sul funzionamento degli ecosistemi sono ancora oggetto di studio. La sessione proposta ambisce a fornire una piattaforma di scambio di esperienze circa gli effetti del restauro ecologico sul funzionamento degli ecosistemi, con l’ambizione di produrre un’analisi del noto, una identificazione delle lacune di conoscenza e l’individuazione dei passi futuri per colmarli.
La sessione esplorerà l’integrazione tra metodologie tradizionali e tecnologie avanzate per l’analisi spaziale degli ecosistemi, evidenziando il ruolo di questa sinergia nel supportare strategie efficaci per la gestione sostenibile delle risorse naturali e in aree vaste. Saranno presentati diversi casi studio che, attraverso l’integrazione di dati raccolti in situ e dati derivati da sensori remoti, GIS, modellizzazione ecologica e strumenti di analisi avanzata, offrono un contributo significativo al monitoraggio ambientale, alla conservazione della biodiversità e alla gestione dei mosaici ecosistemici in ambienti terrestri e acquatici. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo e all’applicazione di indici ecologici spazialmente espliciti, all’analisi della funzionalità del mosaico e alla valutazione degli impatti antropici sugli ecosistemi. La sessione si propone di stimolare il confronto tra ricercatori per individuare strategie efficaci nella gestione e conservazione dei mosaici di ecosistemi in diversi ambienti, affrontando le sfide di sostenibilità nel contesto del cambiamento globale.
Di fronte alle sfide ambientali globali, l’Ecologia, oltre a fornire una comprensione profonda della fragilità degli ecosistemi e dell’impatto delle attività umane sulla Terra, deve avere un ruolo importante anche nell’educazione alla sostenibilità, che mira a sviluppare una cittadinanza in grado di comprendere le interconnessioni tra ambiente, società ed economia e di agire responsabilmente per il benessere del pianeta e delle generazioni future. Ai giovani, che sono i più colpiti dalle conseguenze dei problemi ambientali e, allo stesso tempo, i più capaci di generare un cambiamento positivo, bisogna fornire gli strumenti per comprendere le sfide del nostro tempo, sviluppare un senso di responsabilità verso il pianeta, adottare comportamenti sostenibili nella vita quotidiana e nella rigenerazione degli ecosistemi degradati. In questa sessione potranno essere presentati casi studio su attività pratiche, come progetti di ricerca, laboratori, uscite sul campo, per coinvolgere attivamente studenti e cittadini e sviluppare un legame emotivo con la natura.
Coloro che intendono candidarsi ad un premio dovranno presentare entro il 15 luglio 2025, oltre all’abstract ordinario di non più di 300 parole, anche un abstract esteso, seguendo le indicazioni fornite nella sezione “Premi” (https://www.congresso.ecologia.it/xxxiv-congresso-della-societa-italiana-di-ecologia-caserta/site-2025-premi/).