SItE 2025 | Informazioni generali

Come raggiungere Caserta

ARRIVARE A CASERTA IN AEREO
Caserta non dispone di un aeroporto, tuttavia numerosi sono i collegamenti tra la città e l’aeroporto Internazionale di Capodichino di Napoli.
I collegamenti tramite bus dall’aeroporto di Capodichino di Napoli verso la città di Caserta, e viceversa, sono frequenti e attivi tutta la settimana. Orari e percorso sono reperibili sul sito web dell’ATC bus (https://www.atcbus.it/p/linea_aereoporto_nuovi_orari.htm).
In aeroporto è possibile usufruire del servizio di noleggio auto: l’area riservata agli autonoleggi dista circa 700 metri dal Terminal, ad eccezione del box della Società Sixt presente all’interno dell’area arrivi. Per raggiungere gli autonoleggi è disponibile il servizio gratuito di navetta (nell’orario 07:30-23:30, con frequenza ogni 15 minuti). La fermata è situata all’esterno degli arrivi, nell’area “Pick-up”.
Sono disponibili collegamenti veloci, tramite bus (Alibus), tra l’aeroporto e la Stazione ferroviaria Centrale di Napoli (per proseguire poi in treno per Caserta), con tempo di percorrenza Aeroporto – Stazione Centrale di circa 15 min. I biglietti per la navetta Alibus sono acquistabili anche presso le casse automatiche in aeroporto, al piano terra dell’area Arrivi. Gli orari della navetta Alibus sono consultabili al sito ANM.
L’area Taxi è situata di fronte agli Arrivi. Sono in vigore tariffe predeterminate su percorsi prestabiliti, sia urbani che extraurbani (https://www.aeroportodinapoli.it/it/taxi). È disponibile, inoltre, un servizio di taxi collettivo, presso l’area situata nei pressi della rotonda del Viale Fulco Ruffo di Calabria, che collega l’Aeroporto di Capodichino alla Stazione Centrale di Napoli.

ARRIVARE A CASERTA IN TRENO
Il treno è uno dei migliori mezzi di trasporto per raggiungere comodamente Caserta dalle varie città italiane. La sede congressuale è posta a poche centinaia di metri dall’uscita della stazione ferroviaria di Caserta, che è vicina anche alla Reggia di Caserta, alla Cattedrale e a tante altre attrazioni cittadine. Caserta è raggiungibile dai principali snodi ferroviari italiani. In totale sono a disposizione fino a 12 Frecce al giorno tra Roma e Caserta e 18 Frecce al giorno tra Milano e Caserta. Sono presenti anche collegamenti tramite Italo treno.

ARRIVARE A CASERTA IN BUS
Numerosi sono i collegamenti per Caserta da differenti città italiane, e viceversa, tramite FLIXBUS (per orari e costi si veda https://www.flixbus.it/). Inoltre, numerosi sono i collegamenti giornalieri dalla città di Napoli verso Caserta e viceversa:
ATC bus (navetta Napoli-Reggia; https://www.atcbus.it/p/navetta_napoli_reggia.htm);
ATC bus (Caserta-Napoli Express; https://www.atcbus.it/uploads/pdf/nuovi-orari/ATCBUS_CASERTA_NAPOLI_EXPRESS.pdf);
AIRCampania, Linea – 03-NA (Caserta-Napoli, via Caivano; https://aircampania.it/wp-content/uploads/2023/10/NA3-FERIALE.pdf);
ANGELINO bus (https://www.angelinobus.it/pdf/orari/napoli_caserta.pdf).
ARRIVARE A CASERTA IN AUTO
Per chi proviene da nord, l’autostrada da percorrere è l’A1, con uscita a Caserta nord. Per chi proviene da sud, le autostrade da percorrere possono essere A2, A16, A30, con uscita a Caserta sud (seguendo poi le indicazioni per Caserta).

Strutture alberghiere

Si segnala che la Società T.R.E. SRL, che gestirà le iscrizioni al Congresso, può anche provvedere alla prenotazione alberghiera e all’acquisto dei titoli di viaggio. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: rossana@formulatreviaggi.it.

Altre informazioni

A coloro che potranno prolungare il proprio soggiorno a Caserta, oltre la durata del Congresso, si suggerisce di visitare il Palazzo Reale, il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, con l’annesso Museo della Seta e il borgo medievale di Casertavecchia. Si segnala inoltre che Caserta è una comoda location per raggiungere Napoli, mediante treno o pullman.

Il Complesso della Reggia di Caserta
Il Complesso della Reggia di Caserta comprende il Palazzo Reale, il Parco Reale, il Giardino Inglese, il Bosco di San Silvestro e l’Acquedotto, Carolino e con le sue 1.742 finestre, 123 ettari di Parco Reale, 3 km di Via d’Acqua e oltre 200 specie botaniche nel Giardino Inglese, è un bell’esempio di un progetto unitario, dall’architettura al verde, frutto del genio di Luigi Vanvitelli (https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/).
Questo splendido complesso sorge ai margini della pianura definita “la più fertile del mondo” da Johann Wolfgang von Goethe, nel 1787, ma indicata, già molto prima, nel I sec. d.C., come Terra Felix da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia, e successivamente, nel medioevo, “Terra di Lavoro”, grazie alla sua fertilità. La Reggia nasce dall’idea di re Carlo di Borbone di costruire una nuova capitale nell’entroterra, non lontano da Napoli, e viene attuata grazie ai progetti dell’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773). Il 20 gennaio del 1752, a Caserta, il re posa la prima pietra di quella che diventerà la Reggia di Caserta. A Carlo di Borbone si deve anche lo sviluppo della città e del territorio, grazie alla realizzazione dell’Acquedotto Carolino che fornisce acqua al Parco Reale e al territorio, inclusi la città di Caserta e il Borgo di San Leucio, famoso per le sue sete. Così come il Palazzo, il Parco Reale, con la splendida Via d’acqua, deve le sue origini a Luigi Vanvitelli e a suo figlio Carlo e fu realizzato per volere di Carlo di Borbone e di Ferdinando IV, suo successore.

L’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
L’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” (già Seconda Università di Napoli) è stata intitolata, a partire dal 2016, ad uno dei più grandi architetti della storia, ma anche ingegnere, pittore, manager, amante e cultore delle arti e della musica, che con la sua personalità eclettica ben rappresenta un Ateneo vocato a numerose discipline. L’Ateneo si estende sull’intero territorio della Campania felix, con le sue diverse sedi, spesso costituite da edifici storici, come il Complesso di Sant’Andrea delle Dame a Napoli, il Complesso abbaziale di San Lorenzo ad Septimum ad Aversa, l’antico Convento di Santa Maria delle Dame Monache a Capua e il Palazzo Melzi, a Santa Maria Capua Vetere. Il DiSTABiF, insieme al Dipartimento di Matematica e Fisica, ha sede invece a Caserta nell’ex tabacchificio Enrico Catemario, struttura risalente agli anni ‘20 del Novecento, che ha rappresentato fin dall’inizio molto più di una realtà industriale, essendo un luogo di sperimentazione e di ricerca legato alla coltivazione del tabacco (Amirante et al., 2018; ISBN 978-88-7431-935-0).

Comitato scientifico

Flora Angela Rutigliano (Presidente), Gianluca Sarà (Vicepresidente), Antonio Pusceddu (Past-President), Andrea Binelli, Renato Casagrandi, Pier Paolo Franzese, Stefania Pinna, Danilo Russo, Salvatrice Vizzini, Maria Cristina Mangano (Segretario Amministrativo)

Comitato organizzatore locale

Flora Angela Rutigliano (Presidente), Simona Castaldi, Stefania Papa, Rosaria D’Ascoli, Giovanna Battipaglia, Rossana Marzaioli (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Simonetta Fraschetti, Giulia Maisto, Danilo Russo, Carmen Arena, Anna De Marco (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Giovanni Fulvio Russo, Pier Paolo Franzese (Università degli Studi di Napoli Parthenope)
Daniela Baldantoni, Alessandro Bellino (Università degli Studi di Salerno)
Flavia De Nicola (Università degli Studi del Sannio)

Staff tecnico

Aldo Cobianchi, Maurizio Muselli, Monica Rienzo, Michela Ciarla, Giovanna Valentino, Teresa Di Santo, Luigi Marfella, Francesco Niccoli, Wakas Ali Akbar